Cascate delle Marmore

Ormai è un mese che stiamo cercando di organizzare una gita con amici alle cascate delle Marmore, ma ahimè il meteo ci ha sempre remato contro. Non che oggi il meteo fosse bellissimo ma almeno nella applicazione del meteo l'icona con il sole riempiva la giornata maggiormente in confronto alle gocce d'acqua, così abbiamo deciso di avventurarci in questa avventura, rischiando di bagnarci.


Siamo arrivati al parco intorno all'ora di pranzo, così allestiamo coperte e pranzo al sacco all'ombra della vegetazione che circonda il parcheggio. L'acqua delle cascate le aprono a orari prestabiliti, manca un oretta prima che ciò avvenga, ci incamminiamo alla biglietteria, e senza fretta entriamo nel parco. Vediamo dal belvedere principale a valle un piccolo (mica troppo) rigagnolo che scende silenziosamente (insomma), come la miglior giappo-reporter inizio a scattare fotografie con il mio cellulare e Pasquale, come al solito, scuote la testa ricordandomi che le cascate sono ancora chiuse. i vari percorsi cominceranno al di là di un ponte sotto al quale vediamo i gommoni del rafting, chissà magari la prossima volta lo proveremo anche noi, il primo di numerosi laghetti lo troviamo alla nostra sinistra, in acqua vediamo fiori di loto, questo laghetto è un sito botanico dove numerose specie di piante, acquatiche e non fanno capolino.




Decidiamo di iniziare la salita di trekking, con noi ci sono le figlie dei nostri amici, quindi optiamo per il percorso semplice, quello che porta al belvedere superiore, dove si trova anche un altra entrata e un punto di ristoro. Quando siamo a metà strada in percorsi ricavati nella natura, con grotte e radici ovunque sentiamo le sirene che comunicano l'apertura delle cascate. Come è facile immaginare la ressa alla balconata del belvedere superiore è impressionante, per fortuna la giornata incerta ha fattosì che molte persone scegliessero altre mete per la giornata odierna. le fotografie da quassù sono bellissime, soprattutto per gli arcobaleni quasi completi che il cadere dell'acqua fa apparire, sono così nitidi che si distinguono perfettamente i sette colori. La tentazione di andare a cercare la pentola d'oro è troppa, ma ahimè siamo in gruppo...







Tornando verso l'ingresso al belvedere inferiore facciamo una capatina al balcone degli innamorati, un terrazzo naturale al termine di una galleria che affaccia sul salto della cascata, all'esterno del tunnel ci sono gli ambulanti che vendono i k-way usa e getta per evitare di bagnarsi troppo. Coraggiosi come non mai decidiamo di avventurarci così siamo, se non ché poco prima di uscire sul terrazzo un signore rientrando mi ha gentilmente regalato la sua, Maila asciutta, Pasquale un po' meno...
Tornando allo spiazzo iniziale, quello vicino al laghetto botanico Pasquale ed io ci avventuriamo in altri percorsi, sempre semplici visto il fango a terra e le scarpe da ginnastica ai nostri piedi, alla ricerca di altri arcobaleni, il sito è pieno in ogni angolo, scatta la gara tra me e i turisti nipponici, a loro insaputa ovviamente, e devo dire che l'ho vinta a pieni voti!
Nel tardo pomeriggio considerando le ore per tornare a casa decidiamo di ripartire, ripromettendoci di tornare il prossimo anno per fare il tour delle cascate in notturna con la guida.




Cosa sono le cascate delle Marmore?
La Cascata ha origini antichissime ( 271 a.C., in piena epoca romana). In questo periodo infatti il console romano Manio Curio Dentato ordinò la costruzione di un canale per far defluire le acque stagnanti del Velino verso il Nera, deviando il corso del fiume e formando la Cascata delle Marmore. Il canale era stato reso necessario dai gravi problemi creati dal passaggio del Velino nella pianura Reatina, la cui particolare conformazione del terreno creava una palude stagnante pericolosa per la popolazione. Successivamente altri interventi si resero necessari per superare i problemi degli allagamenti dovuto anche alle piene dei fiumi. Si aggiunsero altri due canali, scoprendo però che non servirono a risolvere il problema. nel 1601 e nel 1787 furono fatti altri due interventi e la Cascata assunse il suo aspetto attuale. Le acque della cascata sono utilizzate per la produzione di energia idroelettrica. La cascata non è sempre aperta a pieno regime. Quando è aperta a flusso minimo, la cascata scopre le rocce e la vegetazione sottostante. Un segnale acustico avvisa dell'apertura delle acque. L'accesso al parco è possibile dal belvedere inferiore e dal belvedere superiore. Il percorso è formato da diversi sentieri con diverse difficoltà. E' possibile percorrere la cascata anche la sera, il percorso è illuminato rendendolo suggestivo e romantico.



Cosa troviamo all'interno del parco?
All'interno del parco flora e fauna sono numerosi. Appartengono sia a forme primitive (alghe azzurre e verdi, muschi, epatiche e licheni), sia ad organismi evoluti.
Piante vascolari acquatiche e quelle terrestri (felci e piante con fiori). A queste presenze botaniche vanno aggiunte le numerose specie zoologiche appartenenti ad insetti, anfibi, pesci, rettili, uccelli e piccoli mammiferi.
L'acqua nel corso dei secoli ha scavato grotte con stalattiti e stalagmiti nel travertino. Alcune grotte sono visitabili e rappresentano un aspetto ancora poco conosciuto della cascata delle Marmore, sia dal punto di vista turistico che speleologico.


Leggenda legata alle cascate:
La cascata vista da Pennarossa
Sulle origini della cascata c'è una leggenda, solitamente raccontata dallo Gnefro. Una creatura fatata, una ninfa di nome Nera, si innamorò del giovane pastore Velino. Per i due era difficile frequentarsi perché appartenevano a due mondi troppo diversi. Giunone, infuriata, trasformò la ninfa Nera in un fiume perché aveva trasgredito le regole che non consentivano l'amore con gli esseri umani. Velino si gettò a capofitto dalla rupe di Marmore credendo che Nera stesse annegando in quelle acque che prima non c'erano. Giove, per evitargli morte certa, durante il volo lo trasformò in acqua, così da salvarsi e ricongiungersi con Nera per l'eternità
Per maggiori informazioni: https://www.cascatadellemarmore.info/le-attivita-nel-parco/


Album Fotografico: https://photos.app.goo.gl/56rtHLXMAPeCc34d9

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