Moresco 2019

Una bella domenica pomeriggio di primavera la passiamo lontani dalla Spiaggia, visitando Moresco, un piccolissimo borgo nel fermano la cui caratteristica è la Torre eptagonale. La carente documentazione storica ritrovata fa risalire il borgo all'età romana. Le prime notizie del castello risalgono all'anno 1083 D.C., con Tebaldo conte di Moresco. La torre inizialmente fu costruita con la funzione di torre di avvistamento.

Torre eptagonale


(La sua caratteristica Torre eptagonale (XII secolo) a merlatura ghibellina alta 25 metri domina dall'alto la valle dell'Aso. Costruita originariamente come torre di avvistamento e di difesa, ha subìto nel corso dei secoli numerose e profonde modifiche strutturali. Al suo interno è stata costruita una moderna scala per salire sulla sua sommità dalla quale godere una stupenda veduta dell'intero paesaggio delle colline, delle valli e dei paesi picentini.

Torre Eptagonale

Arriviamo al Borgo nel tardo pomeriggio, ce la siamo presa proprio comoda. Pasquale vista la mia passione per i borghi in mattoncini mi ci voleva portare da un po' ("A dire il vero volevo comprarle un set di mattoncini Lego, rigorosamente beige!" NdP, Nota di Pasquale). Ad accoglierci, eccola lì, la famosa torre dalla base insolita che si staglia per un altezza di 25 metri, con una incredibile vista sulla valle, o almeno così ce la immaginiamo dato che, causa la nostra rinomata "fortuna", la troviamo chiusa al pubblico. A cingere il borgo, davvero molto piccolo, ci sono però le mura del vecchio castello, imponenti e ben tenute. Attraversiamo un arco a metà della loro lunghezza e ci troviamo nella piazza principale.

La piazza ha forma triangolare ed è simbolicamente divisa in due dallo stemma cittadino incesellato ai nostri piedi, posto nel baricentro del triangolo stesso. Ad un vertice del triangolo troviamo dei portici che, dalle sedie di plastica impilate che si scorgono, ipotizziamo sia un punto di ritrovo per i cittadini nel caso di manifestazioni o riunioni. Proseguendo con lo sguardo, nel vertice alto del triangolo della piazza c'è la torre eptagonale che svetta oltre il palazzo comunale. Volgendo lo sguardo a destra troviamo le vecchie abitazioni cittadine, tutt'ora abitate dagli anziani del luogo.

("Nella piazza principale di Moresco è avvenuto un simpatico siparietto fra Maila ed una cordiale turista che come noi stava ammirando il luogo. Appena arriviamo Maila inizia a fare le sue solite 8000 foto di rito a tutto ciò che vede (per "tutto" intendo TUTTO!!!, piante, fili d'erba, gatti, cartelli...mi sa che devo regalarle una GoPro a Natale, faremmo tutti prima!). Ad ogni modo la signora, vedendola presa in quel modo, si sente in dovere di consigliarle una particolare angolazione per immortalare la piazza, un punto speciale in cui v'è uno scorcio interessante e caratteristico del paesino. Maila, punta nel vivo, ringrazia dicendo che, da professionista quale è, già aveva fotografato da quel punto. Ahimè che menzogna!! Ma fatto sta che per non darla vinta alla turista, mi spinge ad andare oltre e continuare a girare per il borgo, senza fare lo scatto suggerito. Giriamo così per quasi un'ora. Al momento di andare via e riprendere la macchina mi sento letteralmente trascinare di nuovo verso la piazza principale. Stavolta Maila si muove in maniera circospetta, come una spia di un film degli anni '60. Si guarda bene attorno, sincerandosi che la signora di prima sia andata via, poi furtivamente si mette nell'esatto punto consigliatole e scatta finalmente l'agognata foto, messa in evidenza come immagine di copertina di questo articolo... Eh, le donne!!! :-) , NdP)

Camminando per le viuzze troviamo la casa che ospitò Giuseppe Mazzini nel 1831, e proprio di fronte, la torre dell'orologio (XIV secolo) che sovrasta la porta d'accesso al paese.

Girare Moresco è veloce, usciamo da dove siamo entrati e decidiamo di percorrere le mura esternamente, seguendo i cartelli che indicano la direzione per la Torre eptagonale. Dall'esterno le case della piazza sono un po' più fatiscenti , nascoste dalla vegetazione selvatica che cresce senza troppo controllo. Passiamo sotto rami che sembrano fare un arco (forse un effetto voluto?) ed arriviamo al balconcino ai piedi della torre che permette di girarle intorno, almeno per buona parte del suo perimetro.



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