Milano - Museo Scienza e Tecnologia

Per raggiungere il museo ci incamminiamo verso Foro Bonaparte percorrendolo fino alla stazione di Cadorna, decidiamo di mangiare al volo in un fast food all'interno della stazione. Prendiamo Via Carducci girando in Corso Magenta, e subito in via Togni che ci conduce sempre dritto in Via San Vittore, la meta del nostro pellegrinaggio. Prima di addentrarci nella scienza prendiamo un caffè in un piccolo bar il cui cortile dà nel cortile di una vecchia casa a ringhiera.

L'ingresso del museo dà su uno spiazzo davanti alla Comunità di Sant Egidio. Entriamo e scopriamo in cassa che restano solo due posti disponibili per la visita guidata al sottomarino Toti e noi siamo in tre. All'improvviso la famigerata "sfiga dei vacanzieri" sembra riapparire più famelica che mai, poi però la cassiera ci chiede di attendere mentre chiama la collega per vedere cosa può fare... morale della favola ci uniamo alla visita guidata che partirà alle ore 15:30! Abbiamo un'oretta per trovare l'hangar dove abbiamo appuntamento con la guida.

Per arrivare all'appuntamento dobbiamo attraversare quasi tutto il museo, il Toti si trova nel cortile che dà in via Olona. Mi ricordo quando portarono il sottomarino a Milano, tutto il trambusto che crearono in città per i navigli e i camion una notte nell'agosto 2005... sono elettrizzata! Avvisiamo la guida che siamo arrivati e ci dà appuntamento fuori dall'hangar da lì a 3/4 d'ora. Ne approfittiamo per visitare la sezione dedicata ai Treni: un enorme capannone in cui è ricostruita una vera stazione di inizio secolo, con Locomotive a carbone, tender e vagoni esposti su veri binari. Troviamo l'evoluzione del trasporto su rotaie degli ultimi 100 anni, compresi un paio di tram e i vari sistemi di segnalazione. A detta di Pasquale in questo posto si respira "aria di vera meccanica".

Sottomarino: L'Enrico Toti, contraddistinto dal distintivo ottico S 506, è il sottomarino capostipite della classe Toti, costruito in Italia negli anni sessanta, fu consegnato alla Marina Militare il 22 gennaio 1968.

Il sottomarino è stato progettato con caratteristiche antisottomarino (da cui la sigla NATO SSK- Submarine Submarine Killer) ed essendone il capostipite diede il nome alla classe, completata in circa due anni dai sottomarini Dandolo, Mocenigo e Bagnolini.

Dopo aver prestato un lungo servizio con la Marina Militare, a seguito della sua dismissione e dopo numerosi lavori di adattamento ha fatto il suo ultimo viaggio verso il museo.

Dati Tecnici 

Tipo a semplice scafo 
Lunghezza fuori tutto m 46,2 
Larghezza m 4,75 
Immersione m 4 
Apparato motore 2 FIAT MB 820 Diesel da 1040 CV totali, 1 motore elettrico da 900 CV 
Dislocamento t 536 in superficie - t 593 in immersione 
Velocità 9,6 nodi in superficie 14 nodi in immersione 
Quota operativa m 150 
Profondità di collaudo m 300 
Equipaggio 4 Ufficiali e 22 Sottufficiali, Sottocapi e Comuni 
Armamento 4 tubi lanciasiluri da 533 mm a prora per siluri elettrici filoguidati a testa autocercante A184 e n. 4 siluri di riserva

Il piano terra del museo espone gli attrezzi delle antiche farmacie, una stanza dedicata all'alimentazione con alcuni degli strumenti usati dall'ultimo secolo ad oggi per coltivare e conservare cibi oltre a quella della loro preparazione, una parte di biotecnica e di genetica.

Una scala scende verso quello che è lo spazio dedicato alle antiche fonderie e fucine, impianti siderurgici, la gomma, rame alluminio e ciclo dei prodotti, mentre al primo piano troviamo Marconi e la radio, il telegrafo e la scienza dedicata al futuro e all'universo, con i viaggi spaziali, navicelle e tute degli astronauti. Ma la stanza della collezione dei disegni e invenzioni leonardiane è a mio avviso il tesoro nascosto, anche se di nascosto non c'è proprio nulla.

L'hangar dove tutto è iniziato, dove la guida ci ha aspettato per la visita al sottomarino, è anche il padiglione che contiene l'evoluzione della navigazione, dalle navi militari, a quelle da crociera. In questo enorme fabbricato sono state ricostruite intere sezioni di navi, barche e perfino aeroplani, fino ad arrivare ad un recentissimo modello di catamarano con cui il team Luna Rossa ha partecipato alla prestigiosa regata velica "America's Cup". Al suo interno troviamo anche la storia aerospaziale, elicotteri e aerei usati anche in guerra. Varcare la porta del museo è come salire sulla Delorean di Ritorno al futuro e vedere ciò che la mente umana ha pensato, realizzato e creato. Le basi di ciò che al tempo d'oggi è normalità e che ci hanno portato la tecnologia che stiamo ora usando. Un viaggio nell'evoluzione dell'ingegno umano.

Come ogni visita che faccio al museo della scienza e tecnologia, ne esco sempre immensamente più ricca. Sono certa che ci tornerò perché diciamocelo, un pomeriggio o anche una sola giornata per guardarlo per filo e per segno non basta. E man mano che si torna si scoprono cose che erano sfuggite nelle precedenti visite, piccoli grandi particolari che rendono questo posto di un'infinita bellezza.

Inforazioni generali sul Museo

Museo nazionale della scienza e della tecnologia "Leonardo da Vinci" ha sede a Milano; aperto nel 1953, con i suoi 50.000 m² complessivi è il più ampio museo tecnico-scientifico in Italia e uno dei maggiori in Europa. Possiede la più grande collezione al mondo di modelli di macchine realizzati a partire da disegni di Leonardo da Vinci. È visitato da 500.000 persone all'anno.

Le collezioni contano 16.000 beni storici e includono testimonianze rappresentative della storia della scienza, della tecnologia e dell'industria italiane dal XIX secolo ai giorni nostri. Nei suoi 13 laboratori interattivi si svolgono attività che seguono il metodo educativo basato sull'educazione informale. Il museo collabora con i principali musei scientifici europei e mondiali e dal 2003 è membro di ECSITE (European Collaborative for Science, Industry and Technology Exhibitions).

Il museo è dal 2000 una fondazione di diritto privato, i cui soci fondatori sono il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; i partecipanti sostenitori sono Regione Lombardia, Comune di Milano, Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Milano; le principali università milanesi fanno parte del consiglio scientifico.

Il museo è collocato in via San Vittore 21 nell'antico monastero di San Vittore al Corpo, a fianco alla chiesa omonima, nelle vicinanze del luogo dove Leonardo possedeva alcuni terreni coltivati a vigna, all'epoca appena fuori le mura cittadine. È anche non lontano dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove si trova il celebre Cenacolo, e dalla Basilica di Sant'Ambrogio.

(Fonte Wikipedia.org)














Sito dei museo:

http://www.museoscienza.org/


Album Fotografico: https://photos.app.goo.gl/RYpJs3xYY6A7XwxQ9

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