Ripatransone


Ripatransone è un piccolo borgo medioevale marchigiano dall’aspetto monumentale derivante dalla città del passato. In giro per la città troverete numerosi resti delle antiche fortificazioni e palazzi delle varie epoche.

Nel 1571 Papa Pio V gli concesse la costituzione di Città e Diocesi.

La posizione privilegiata permette una visione panoramica che ha premiato la città con l’appellativo di Belvedere del Piceno.

(Fonte: Wikipedia.org)

Sono stata a Ripatransone per la prima volta quando ero bambina, un'amica di famiglia in un pomeriggio non troppo soleggiato per la spiaggia, ci ha accompagnato a vedere il vicolo più stretto d'Italia. Di quel pomeriggio ricordo davvero poco tranne le case di mattoni del borgo medievale che fu e il vicolo ovviamente, quando ero bambina ci ballavo dentro e non mi sembrava così tanto stretto, beh che dire... sono cresciuta. Considerando che non ricordavo altro, tornarci e scoprire il resto è stata una esperienza nuova.

Abbiamo parcheggiato la macchina fuori le mura del centro storico per far si che potessimo girarla a piedi e fotografare ogni piccolo angolo di questo borgo marchigiano famoso soprattutto per una cosa... il Vicolo più stretto d'Italia, meta di molti turisti che scelgono questi luoghi per le vacanze. Entriamo dalla vietta che ospita il palazzo vescovile con il suo Duomo alla nostra sinistra e la cattedrale alla nostra destra, Ingresso vero e proprio per il centro storico.

Complesso della Cattedrale e Palazzo Vescovile

Il complesso della Cattedrale di San Gregorio Magno e Santa Margherita (XVI-XVII secolo) nasce nell’antico cuore religioso della città, situata proprio accanto al Palazzo Vescovile, non si può non notarla quando si raggiunge il centro storico della vecchia città.

Il borgo è un esplosione di mattoni, in alto, in basso destra e sinistra, mattoni ovunque per la mia felicità, amo il contrasto tra il rossiccio del mattone delle case e l'azzurro del cielo privo di nuvole quest'oggi , un contrasto che mi mette allegria. Girato a sinistra al palazzo vescovile decidiamo di prendere la diramazione a sinistra del primo bivio che troviamo, una stradina leggermente in discesa che ci fa passare sotto un arco, di mattoni, con appesi vasi di geranei, continuando dritto e trovando il famoso stretto alla nostra destra, la distanza tra un muro e l'altro è di appena 43 cm e per poter essere considerato vicolo a tutti gli effetti deve trovarsi almeno una porta o finestra che affacci su di esso. Il vicolo è in discesa con dei gradini sia all'inizio che alla fine, io che ho le spalle larghe per passarci ho dovuto camminare in diagonale, già mi immaginavo, vista la mia goffaggine che spesso mi accompagna, inciampare e incastrarmi lì senza possibilità di rialzarmi, sarei morta tra quei due muri, certamente dalla risate e sarei diventata la nuova attrazione turistica del luogo quasi sicuramente...

Il Vicolo più stretto d’Italia

Con una larghezza di 43 cm che però diventa 38 man mano che sale questo vicolo si trova nel quartiere di Roflano incastonato tra le mura di case medioevali, caratteristica che ha fatto sì che Ripatransone strappasse via il primato a via Baciadonne di Città della Pieve, larga invece 53 cm e la spuntasse anche alla vicina Civitella del Tronto. Per ottenere tale primato ed essere considerati “Vicoli” si necessita di pavimentazione, percorribilità e la dotazione di una porta o finestra che si affacci su di essi.

Sceso l'ultimo scalino continuiamo verso nord, svoltando a sinistra alla fine della strada per poi ritrovarci al cospetto del monumento ai caduti in Piazza Tharolis un alta stele con i nomi dei caduti in guerra con un angelo posto in cima e ai suoi piedi un cannone.

Finiamo il giro passando accanto alle antiche mura e fortificazioni cittadine, trovando resti dell'antichissimo borgo, le fonti dove le lavandaie e donne di casa portavano gli indumenti a lavare proprio fuori le recinzioni a est del borgo, un teatro a cielo aperto che ora, ai giorni nostri, Pasquale mi ha raccontato ospitare sagre e mercatini, qualcuno delle quali mi piacerebbe poter vivere.

Fortificazione delle fonti, Porte e Torrioni

Costruita e più volte rinforzata tra il XII e il XVI secolo, con un perimetro di 2.418 m la cortina muraria di Ripatransone è una delle più ricche e articolate delle Marche. A seguito del primo restauro è stato aggiunto un teatro all’aperto, Il teatro delle Fonti, in uso maggiormente nel periodo estivo per lo svolgimento di sagre e concerti, rendendolo il teatro più suggestivo della zona.

Non abbiamo l'abbigliamento adatto per poterci avventurare troppo fuori le mure nelle stradine non asfaltate che percorrono tutto il muro esterni di difesa, ciabatte e pantaloncini contro fango e sterpaglie, così decidiamo di tornare verso l'auto e casa provando una stradina, ovviamente in salita e faticosa, che ci riporta alla porta opposta che abbiamo superato in auto prima di parcheggiare.

Tornata a casa, come da tradizione per queste gite improvvisate mi sono documentata sul web delle origini e come il tempo ha trasformato il borgo, inutile dire che torneremo, chissà magari sotto Natale per vedere il presepe in piazza...

Tradizione e Folclore

Ottava di Pasqua Maggior evento della città dedicato alla Madonna di San Giovanni patrona della città e diocesi e ha doppia natura, Religiosa e Civile. La festa religiosa termina con la processione solenne del simulacro della Vergine per le vie della città mentre quella civile prevede lo spettacolo pirotecnico del Cavallo di Fuoco, sorto in onore della Vergine il giorno dell’incoronazione della sacra effige (10 maggio 1682).

Festa della Maddalena, patrona della citta il 22 luglio.

Presepe in piazza, allestito dal 1970 in Piazza XX settembre, con statue di cartapesta di dimensioni naturali.

Maila e Pasquale


Album Fotografico: https://photos.app.goo.gl/YKsHnyGa8M3vjQbWA

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