Loreto
Piazza della Madonna La Piazza della Madonna si apre al termine dell'asse principale del borgo come un vero e proprio spazio monumentale attorno al quale si dispongono i massimi capolavori architettonici di Loreto.Palazzo Apostolico I lati nord ed est della piazza della Madonna sono chiusi dal grandioso palazzo Apostolico, Nel progetto originario l'edificio avrebbe dovuto circondare completamente la piazza, ma per il mancato esproprio del lato destro (attualmente occupato dall'edificio dell'ex Collegio Illirico), venne realizzato il solo lato di fronte alla basilica, conforme al disegno primitivo. Basilica della Santa Casa La costruzione della basilica della Santa Casa venne iniziata nel 1468, ma fu terminata solo verso il XVII secolo e completata dal campanile ad opera di Luigi Vanvitelli nel 1755. l'interno è a tre navate separate da colonne quadrate con sopra crociere a costole. Un ricco e sontuoso recinto marmoreo riveste la Santa Casa e fu progettato dal Bramante, ma edificato dal Sansovino.
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Le Origini e Loreto oggi
La città si è sviluppata intorno alla nota Basilica che ospita la celebre reliquia della "Santa Casa" di Nazareth dove, secondo la tradizione, la Vergine Maria nacque e visse e dove ricevette l'annuncio della nascita miracolosa di Gesù.
La leggenda cattolica
Fin dai primi secoli dell'era cristiana, la tradizione affermava che a Nazaret si trovasse la piccola dimora della Vergine, dove ella nacque, crebbe, dove ebbe luogo l'annuncio dell'Arcangelo Gabriele e dove visse fino alle nozze con Giuseppe. Dopo la Risurrezione, gli Apostoli si sarebbero riuniti in questa casa e avrebbero celebrato l'Eucaristia conformemente all'insegnamento di Gesù. Il viaggio della casa di Nazaret verso Loreto è detto "traslazione della Santa Casa" e con tale nome è rappresentato nelle opere degli artisti dei secoli passati. Nelle Marche è viva la tradizione di accendere grandi fuochi (i focaracci) nella notte tra il 9 e il 10 dicembre per "rischiarare il cammino alla Santa Casa"; si tratta dei fuochi della festa della Venuta, intendendo per "venuta" l'arrivo della Santa Casa.
Lo sviluppo Medievale
L'arrivo dell'importante reliquia contribuì immediatamente a fare dell'antica Silva magna de laureto una delle mete più ambite di pellegrinaggio del mondo cattolico. Ben presto le mura originarie vennero sopraelevate in laterizio e coperte da una volta. La prima citazione riguardante Loreto risale al 1315, dove si accenna a un rustico Sacello visitato da devoti fedeli. Il piccolo borgo che crebbe tutt'attorno fu chiamato Villa Loreti. Dopo solo una ventina d'anni dall'arrivo della Santa Casa si ha già la orazione di un vero e proprio borgo abitato. L'afflusso di pellegrini portava generose offerte, tanto che insieme ai devoti arrivarono anche i malfattori che assaltavano i pellegrini lungo il cammino. Si iniziò così la costruzione di mura di protezione. Per circa un secolo si protrasse la costruzione di un quadrilatero fortificato con quattro torri angolari sorvegliato giorno e notte da guardie. Nella Descriptio Marchiae Anconitanae del 1360 ad opera del cardinal Egidio Albornoz la Villa Sanctae Mariae de Laureto è elencata tra i "Castra" (fortificazioni) appartenenti al comune di Recanati.
Verso il Rinascimento
La pietà popolare e il numero dei visitatori crebbero a tal punto che nel 1437. Recanati inviò dapprima un sindaco e quindi un capitano della villa. Nel 1482 Loreto viene elevata a parrocchia dal sempre più crescente numero dei residenti e da quanti operavano nel paese; aumentavano, così, tutti quei servizi che facevano accrescere sia il benessere, sia il lavoro e tutti quegli uffici che attiravano popolazioni da altre zone. Venne costruito un ospedale e dimore per i pellegrini che arrivavano da ogni parte del mondo. Papa Sisto V diede un forte impulso allo sviluppo urbanistico di Loreto. Col suo proclama del 1586 elevò il borgo a città e così Loreto vide notevolmente aumentare la sua popolazione e crebbe il numero di pellegrini, tanto che si dovette pensare a un nuovo acquedotto atto a condurre l'acqua delle vigne di Recanati alla piazza del Santuario, completato il 2 dicembre 1606.
Novecento
Nel 1921 nel Sacello della Santa Casa divampò un furioso incendio che incenerì la scultura della Madonna Nera. Venne subito rifatta per volere di papa Pio XI utilizzando il legno di un cedro del Libano proveniente dai Giardini Vaticani. Fu modellata da Enrico Quattrini ed eseguita e dipinta da Leopoldo Celani. Nel 1922 il papa la incoronò nella Basilica di San Pietro in Vaticano e la fece trasportare solennemente a Loreto, dove si trova ancora oggi. Il 15 settembre 1934 papa Pio XI con la bolla Lauretanae Basilicae soppresse la cattedra vescovile di Loreto, ponendo il Santuario sotto la diretta autorità della Santa Sede. Infine, il 24 giugno 1965, papa Paolo VI con la bolla Lauretanae Almae Domus soppresse l'Amministrazione Pontificia e creò la Delegazione Pontificia per il Santuario di Loreto e la Prelatura della Santa Casa, istituendo nello stesso tempo la cattedra vescovile nella Basilica. Oggi la cattedra arcivescovile della Prelatura territoriale di Loreto è nella Basilica della Santa Casa.
(Fonte: Wikipedia.org)
Maila e Pasquale
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