Grottammare, un borgo dal panorama mozzafiato

Ogni volta che qualcuno, amico o parenti, mi viene a trovare, una tappa a Grottammare è d'obbligo. Poco importa la stagione in atto, Grottammare alta è affascinante sempre.

Situato a nord della foce del fiume Tesino, il centro abitato si estende lungo la costa fino alle pendici delle vicine colline dove spicca l'antico borgo medievale. L'intenso sviluppo urbanistico, ancora in atto, fa estendere il centro abitato verso la foce del Tesino e lungo il suo corso verso l'interno. A sud della foce del Tesino si trova la frazione Ischia, divenuta negli anni una zona della città che forma un unico agglomerato urbano con la confinante San Benedetto del Tronto.

Per i più curiosi ... un po' di storia

La chiesa di Sant'Agostino e il Torrione della Battaglia spiccano dagli stretti vicoli e la strette case del XVI secolo. In piazza Peretti sorge il portico balconata dello storico Teatro dell'Arancio che regala una vista mozzafiato sul paese basso e la vicina San Benedetto del Tronto e la torre dell'orologio.

In memoria del fratello Sisto V Felice Peretti nato a Grottammare, la sorella Camilla fece erigere la chiesa di Santa Lucia a pianta quadrata sormontata da una cupola retta da quattro piloni. i resti dell'antico castello trecentesco lo troviamo più in alto, un po' come il detto dice che tutte le strade portano a Roma, qui a Grottammare, tutte le stradine in salite portano al castello. Impossibile perdersi cercandolo.

La Chiesa romanica di San Martino la troviamo a circa 1 km da Grottammare in direzione sud: nell'interno a tre navate è conservata un'epigrafe romana che ricorda i restauri compiuti dall'imperatore Addano al Tempio della dea Cupra, i cui resti li ritroviamo negli avanzi di mura davanti alla chiesa. E' proprio da questi resti, definiti "Cruptae ad mare", che Grottammare prese il nome. Poco lontano è il cosiddetto Bagno della Regina, grande cisterna d'acqua romana.

Folclore e tradizione

1º luglio, se domenica: Sacra Giubilare È un evento religioso ed una rievocazione storica al tempo stesso. Si celebra ogni qual volta il primo di luglio capiti di domenica. Questo per volere di papa Alessandro III che concesse questa indulgenza particolare alla cittadinanza grottammarese in occasione di un suo passaggio alla fine di ottobre 1177, durante dei festeggiamenti (probabilmente la Fiera di San Martino) che lo colpirono particolarmente per fastosità e partecipazione popolare. Il Papa ritornava via mare da Ancona, dopo aver concluso la Pace di Venezia con Federico Barbarossa.

Venerdì Santo: Il Cristo Morto È una sacra rappresentazione del Venerdì Santo, che si svolge ogni tre anni. Vi prendono parte centinaia di cittadini che portano in processione lungo le principali vie cittadine tutti i simboli della Passione di Cristo, secondo una tradizione di cui si ha traccia certa dal 1738.

11 novembre: Fiera di San Martino Di origini antichissime, originariamente a carattere agricolo, oggi ha un aspetto più di festa popolare, con l'intera cittadina invasa da venditori ambulanti che offrono mercanzia di ogni tipo. La fiera è celeberrima anche al di fuori del territorio piceno, anche per la bizzarra "corsa dei cornuti", le cui origini lontane rimangono misteriose.




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