Week End romano
Roma si presenta come il risultato del continuo sovrapporsi di testimonianze architettoniche ed urbanistiche di secoli diversi, in una compenetrazione unica e suggestiva che mostra il complesso rapporto che la città ha sempre instaurato con il proprio passato, in un alternarsi di sviluppi caotici, periodi di decadenza, rinascite e tentativi, in età contemporanea, di ammodernamento del tessuto urbano.
Roma è la città con più monumenti al mondo sia in senso assoluto sia come densità ovvero in rapporto alla superficie. Il suo centro storico, delimitato dal perimetro delle mura aureliane, sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni è espressione del patrimonio storico, artistico e culturale del mondo occidentale europeo e, nel 1980, insieme alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, provvedimento esteso nel 1990 ai territori compresi all'interno delle mura gianicolensi, edificate per volere di papa Urbano VIII.
Roma, cuore della cristianità cattolica, è l'unica città al mondo ad ospitare al proprio interno un intero Stato, l'enclave della Città del Vaticano: per tale motivo è spesso definita capitale di due Stati.Le architetture religiose di Roma costituiscono una parte fondamentale del patrimonio monumentale della città capitolina: esse sono il simbolo dell'importanza culturale, sociale ed artistica della componente religiosa nell'intero arco della storia di Roma.(Fonte: Wikipedia.org)
E' la mia prima volta in questa grande città. Avendo poco tempo a disposizione per scoprire i segreti della capitale, decido di partire in treno, puntando sul fatto che la metropoli sia servita da un buon servizio pubblico e che la macchina alla fine sarebbe solo un fastidio (traffico intenso, percorsi obbligati, caos di parcheggi...). Credo che questo sia stato il mio primo viaggio d’impulso e per nulla organizzato e studiato.
Cosa ho visto a Roma
(Giorno 1) La mattina mi sveglio abbastanza presto, voglio riuscire a vedere il più possibile della mia capitale, chiamata anche la città Eterna. Prendo la metro per dirigermi in centro (ho scelto di alloggiare un po' più spostata, prezzi più abbordabili e meno confusione) e come ogni volta che prendo la metro a Milano, anche questa volta mi sono riuscita a perdere. Qui comunque sono abbastanza giustificata poiché ho sì chiesto a una persona indicazioni, ma poi ci siamo perse in chiacchiere, ci siamo distratte ed abbiamo "cileccato" ogni possibile coincidenza... Una volta giunta in centro ho iniziato a girovagare seguendo i cartelli che indicano le cose da vedere con la loro descrizione in breve. Sono scesa al Colosseo ma a differenza della gente che ha preso quella direzione mi sono diretta verso il centro, tanto stasera devo riprendere la metro da qui e ci ripasserò più tardi. Successivamente scopro che questa intuizione non è stata poi così geniale come mi era parsa al mattino. Percorro Via dei Fori Imperiali e già qui, a lato sul marciapiede posso ammirare statue e resti della Antica Roma. Già sono innamorata! Al Foro di Augusto mi emoziono come una bimba la mattina del 25 dicembre dopo la visita di Babbo Natale. Con una piccola deviazione vado a scattare due foto in Campidoglio, per poi riprendere la strada principale fino all'altare della Patria. Sono abituata al Duomo di Milano, ma questo monumento ha un fascino per me incredibile. Passerei la giornata ad ammirarlo e a scattargli fotografie! Riprendo, un po' controvoglia, il cammino e giungo così al Quirinale, la maestosità del palazzo ha un fascino particolare su di me, ma proseguo verso il Pantheon. Entrare è stato facile ma lo è stato per chiunque perché è davvero pieno di gente, mi sa che essendo in periodo festivo sarà così un po' da tutte le parti. Poco più in là imbocco una stradina che mi porta in Piazza Navona. Le strade pullulano di gente, cosa abbastanza normale per una grande città storica come Roma. La Fontana di Trevi, sempre a pochi passi da dove mi trovo, non aveva libero neanche un piccolo spiraglio per poterla ammirare in tutto il suo splendore, e della scalinata in Piazza di Spagna si vedeva bene sono il passamano in marmo bianco. In pratica, senza piantina perché non sono partita preparata, è un viaggio impulsivo: seguo praticamente alla cieca il mio istinto che mi guida per vicoli e stradine, verso i monumenti più importanti come in quelli meno conosciuti, ma non meno affascinanti. Scopro in seguito che sto facendo un fantastico ZIG-ZAG che nemmeno mi immaginavo (io almeno, perché i miei piedi, loro si che se ne accorgono, iniziando a "lamentarsi" a suon di fitte dolorosissime, tanto da costringermi a fermare per comprarmi un paio di scarpe più comode in modo da poter continuare il tour). La giornata di oggi sta terminando, prima che faccia troppo buio torno sui miei passi in direzione del Colosseo. il Sole sta tramontando, e il monumento è abbracciato dalla sera. I centurioni che solitamente girano per intrattenere i turisti intorno al Colosseo stanno tornando alle loro case, soprattutto perché con la sera arriva anche il freddo di fine dicembre, che finché il sole è alto si sente meno. Riprendo la metro e vado a riposarmi, domani vorrei vedere altre cose.
(Giorno 2) Oggi dalla metropolitana scendo alla fermata "Ottaviano", e incredibile a dirsi... senza perdermi! La tratta che separa la metro da San Pietro è piccola ed i miei piedi ne sono sollevati. Nella piazza sento parlare una moltitudine di lingue straniere che mi danno l'illusione di non essere più in Italia (in effetti sono nello Stato del Vaticano, che non fa parte del territorio Italiano, ma ho percorso così pochi passi ed il cambiamento è stato davvero repentino). Dopo una breve coda per entrare in basilica uscendo mi sposto verso Castel Sant'Angelo ad ammirarlo da tutte le prospettive possibili, ma soprattutto dal Ponte degli Angeli: dopo il libro di Federico Moccia coppiette romane e non solo hanno appeso migliaia di lucchetti come testimonianza del loro amore. I Musei vaticani mi restano improponibili, la fila è lunga due isolati, Roma avrà un periodo di bassa stagione? I dubbi a riguardo sono molti... nel pomeriggio una coppia di amici mi accompagna in macchina per i colli romani passando dalle Terme di Caracalla e raccontandomene la storia. Sono sempre più affascinata dalla Città Eterna! Annodo il fazzoletto e mi riprometto di tornarci. Per poterla visitare tutta un weekend non basta e, mi sa, nemmeno una settimana...
Campidoglio
è uno degli spazi architettonici più interessanti di Roma. Tutto il complesso della piazza e degli edifici che la circondano fu realizzato su progetto di Michelangelo nel cinquecento. E' situato sul colle Capitolino. Subì nel corso dei secoli vari rifacimenti fino ad assumere l'aspetto attuale che è quello conferitogli dal progetto michelangiolesco. Il Campidoglio è stato fin dall'antichità un luogo importante per la vita della città, prima come centro religioso e poi come luogo di potere quando vi si sistemò il senato di Roma. Oggi è sede del Comune. Si accede dalla scalinata di disegno michelangiolesco. In cima ad essa si trova la balaustra con le statue dei Dioscuri di epoca imperiale. Al centro della piazza di forma trapezoidale si trova la famosa statua di Marco Aurelio, sulla sinistra si trova il palazzo Nuovo sede del museo Capitolino sulla destra il palazzo dei Conservatori e di fronte dietro la statua il palazzo Senatorio. La scala di accesso a quest'ultimo, realizzata dallo stesso Michelangelo, è di particolare bellezza, così come la fontana con l'antica statua di Minerva seduta. In alto svetta la Torre del campidoglio del XVI secolo.
Altare della Patria
Pantheon
grandioso monumento considerato un capolavoro dell'architettura romana. E' uno dei monumenti antichi meglio conservati del mondo. Fu fatto costruire dal console Agrippa nel 27 a.C. Sorge in piazza della Rotonda vicino piazza Minerva. Così chiamato perché era un tempio dedicato a più divinità. Fu restaurato da Domiziano ed è giunto a noi quasi integro nella ricostruzione eseguita da Adriano nel 130 d.C. Nel 609 il tempio fu donato dall' imperatore Foca a papa Bonifacio IV e fu trasformato in chiesa, cosa che favorì la sua ottima conservazione fino ai giorni nostri. Quasi tutto quello che vi si può ammirare risale ad epoca romana, persino la cupola alta 43,4 m e la massiccia porta di bronzo. Il porticato è decorato all'interno da pregiati marmi policromi e presenta nella facciata 16 colonne monolitiche di granito che sono alte ben 14 m. L'interno presenta una pianta circolare caratterizzato dalla maestosità della cupola a cassettoni. L'unica apertura è al centro della cupola e crea un effetto luminoso che esalta la grandiosità e l'armonia del monumento. Nelle cappelle dell'interno si trovano distribuite numerose opere d'arte ed inoltre vi sono le tombe dei reali d'Italia, di Baldassarre Peruzzi e di Taddeo Zuccari e, in special modo, il sepolcro di Raffaello.
Piazza Navona
è una delle piazze più belle e famose, dove è possibile ammirare capolavori di maestri come Bernini, Borromini e G. della Porta, che furono tra i più importanti esponenti dell'arte barocca. E' uno dei luoghi più frequentati di Roma, sia dai turisti che dai romani stessi, è un punto di ritrovo che accoglie migliaia di persone fino alle ore più tarde della notte, offrendo, nei dintorni, locali e ristoranti di ogni genere. La forma ellittica della piazza ricorda quella di uno stadio ed in effetti sorge sull'antico Stadio di Domiziano.Nella piazza si trovano tre magnifiche fontane. Quella centrale, la Fontana dei Fiumi opera del Bernini con le statue allegoriche dei quattro fiumi principali del mondo. Quelle laterali sono la Fontana del Moro disegnata dal Bernini e la Fontana del Nettuno progettata da Giacomo della Porta.. Al centro della piazza, di fronte alla fontana berniniana, si affaccia la Chiesa di Santa Agnese in Agone, opera del Borromini, che con la sua facciata concava, rappresenta un magnifico esemplare di edificio barocco. All'interno della chiesa sono visibili nei sotterranei i resti della chiesa primitiva e dello Stadio di Domiziano
Fontana di Trevi
è la più famosa fontana di Roma, opera dell'architetto Salvi che la realizzò nel 1735 sotto il pontificato di Clemente XII. E' considerata una delle più belle fontane del mondo. Il palazzo che fa da sfondo alla fontana è quello dei Duchi di Poli Eretta nella piazza omonima non lontana da via del Corso, è probabilmente uno dei luoghi più affollati di visitatori di Roma. Migliaia di persone ogni giorno visitano l'opera per potere gettare nella vasca una moneta, che come da leggenda, garantisce al turista di tornare ancora a Roma nella sua vita. Il film "La dolce vita" di Federico Fellini ha contribuito ad arricchire la fama mondiale di questa fontana. La fontana di Trevi è divisa in tre nicchie da quattro colonne. Le sculture che la compongono narrano varie vicende allegoriche. Nella nicchia centrale si trova la statua di Oceano, rappresentato su un cocchio a forma di conchiglia trainato da cavalli alati. Nelle nicchie laterali ci sono le statue dell'Abbondanza e della Salubrità. Nella grande vasca, simboleggiante il mare, fra le sculture si trovano figure di tritoni e di animali marini, mitologici e reali.
Piazza di Spagna
uno dei luoghi più conosciuti e suggestivi di Roma e' caratterizzata dalla grande scalinata di Trinità dei Monti. Da piazza di Spagna si snodano le strade più conosciute e più eleganti di Roma. Via Condotti famosa in tutto il mondo per la presenza di numerose boutique di moda italiana come ad esempio Armani, Versace e Valentino. Via Frattina elegante e frequentatissima. Via del Babuino ricca di palazzi del XVII e XVIII secolo e centro di antiquariato romano. Via Margutta parallela a via del Babuino è la strada dei pittori. Trinità dei Monti fu costruita in travertino nel 1724 su progetto di F. De Sanctis. Al centro della piazza in fondo alla scalinata si trova l'elegante Fontana della Barcaccia opera di Pietro Bernini. In cima alla scalinata è visibile dietro un obelisco egizio la chiesa di Santa Trinità dei Monti del 1495 con facciata del Maderno. Da Piazza di Spagna è possibile raggiungere, salendo la scalinata, la terrazza del Pincio, da dove è possibile godere di uno dei più splendidi panorami sulla città.
Il Colosseo
originariamente conosciuto come Amphitheatrum Flavium (italiano: Anfiteatro Flavio) o semplicemente come Amphitheatrum, è il più grande anfiteatro del mondo, situato nel centro della città di Roma. In grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50.000 e 75.000 unità, è il più importante anfiteatro romano, nonché il più imponente monumento dell'antica Roma che sia giunto fino a noi, conosciuto in tutto il mondo come simbolo della città di Roma e uno dei simboli d'Italia. Inserito nel 1980 nella lista dei Patrimoni dell'umanità dall'UNESCO, assieme a tutto il Centro storico di Roma, le Zone extraterritoriali della Santa Sede in Italia e la Basilica di San Paolo fuori le mura, nel 2007 il complesso, unico monumento europeo, è stato anche inserito fra le Nuove sette meraviglie del mondo, a seguito di un concorso organizzato da New Open World Corporation (NOWC). L'anfiteatro è stato edificato in epoca Flavia su un'area al limite orientale del Foro Romano. La sua costruzione fu iniziata da Vespasiano nel 72 d.C. ed inaugurato da Tito nell'80, con ulteriori modifiche apportate durante l'impero di Domiziano nel 90. La struttura esprime con chiarezza le concezioni architettoniche e costruttive romane della prima Età imperiale, basate rispettivamente sulla linea curva e avvolgente offerta dalla pianta ovale e sulla complessità dei sistemi costruttivi. Archi e volte sono concatenati tra loro in un serrato rapporto strutturale. Il nome "Colosseo" si diffuse solo nel Medioevo e deriva dalla deformazione popolare dell'aggettivo latino "colosseum" o, più probabilmente, dalla vicinanza della colossale statua bronzea di Nerone che sorgeva nei pressi. Presto l'edificio divenne simbolo della città imperiale, espressione di un'ideologia in cui la volontà celebrativa giunge a definire modelli per lo svago e il divertimento del popolo. Anticamente era usato per gli spettacoli di gladiatori e altre manifestazioni pubbliche (spettacoli di caccia, rievocazioni di battaglie famose, e drammi basati sulla mitologia classica). La tradizione che lo vuole luogo di martirio di cristiani è destituita di fondamento. Non più in uso dopo il VI secolo, l'enorme struttura venne variamente riutilizzata nei secoli, anche come cava di materiale. Oggi è un simbolo della città di Roma e una delle sue maggiori attrazioni turistiche sotto forma di monumento archeologico regolarmente visitabile. Oggi le sue condizioni di salute destano preoccupazione, visto che studi sulla sua struttura hanno evidenziato oltre 3.000 lesioni e un esteso stato fessurativo. Inoltre, nel 2012 è avvenuta la scoperta di un'inclinazione di 40 cm della struttura, probabilmente a causa di un cedimento della platea di fondazione su cui poggia
San Pietro
La suggestiva piazza insieme al colonnato del Bernini fanno da cornice alla chiesa più grande della Cristianità, dominata dalla grandiosa cupola del Michelangelo. La costruzione della basilica si estende attraverso il XVI sec. ad opera di Michelangelo, Giacomo della Porta e Domenico Fontana. La basilica sorge sopra le fondamenta di una chiesa paleocristiana, che la tradizione vuole costruita sopra la tomba dell'ApostoloCastel S. Angelo
questo mausoleo fu fatto costruire da Adriano per accogliere la sua salma e quelle dei suoi successori. Per mettere in comunicazione tale sepolcro con la regione del Campo Marzio fu costruito un ulteriore ponte sul Tevere, il Ponte Elio, che fu inaugurato nel 134 d.C.. I lavori di costruzione del mausoleo furono completati, dopo la morte di Adriano (138 d. C.), nel 139 d.C., da Antonino Pio: in un primo tempo, dunque, Adriano trovò sepoltura in altro luogo e, precisamente, a Pozzuoli. L'edificio aveva un basamento in mattoni quadrato, di 89 m di lato e alto 15 m. Entro questo recinto vi era il tamburo circolare, in opera cementizia, del diametro di 64 m, alto 21. All'esterno tutto il mausoleo doveva apparire rivestito di marmo. L'ingresso attuale è più alto di quello originale, che sostituisce, di circa 3 m. Attraverso il corridoio si arriva ad una camera quadrata (vestibulum), con una nicchia semicircolare nel muro di fondo, dove doveva essere disposta una grande statua di Adriano. Sulla destra di questa stanza ha inizio un corridoio anulare, pavimentato in mosaico bianco, che porta alla camera funeraria: 4 pozzi verticali servivano a illuminare la galleria. Essa descrive un giro completo, raggiungendo un livello di 10 m di altezza rispetto alla stanza quadrangolare (vestibulum). Da qui un corridoio reca alla stanza sepolcrale, posta esattamente al centro del monumento. In questa stanza quadrata, in origine interamente rivestita di marmo, trovarono sepoltura i successori di Adriano, fino a Caracalla. Al di sopra di questa vi sono altre due stanze e, sulla sommità del monumento, un podio sosteneva la quadriga bronzea con la statua di Adriano. L'uso sepolcrale del monumento cessò con Settimio Severo (193-211 d. C.). Già intorno al 400 d. C. il mausoleo fu incluso in un bastione avanzato delle Mura Aureliane, realizzato probabilmente da Onorio. Da questo momento il sepolcro, finora chiamato Adrianeum o Templum Adriani, prese il nome di Castellum. Nel 537 d. C. sostenne l'assedio dei Goti di Vitige e fu in quell'occasione, come racconta Procopio, che i difensori utilizzarono come proiettili anche le numerose statue che ornavano il monumento! Intorno al X sec. probabilmente avvenne la trasformazione in castello: fortificato da Crescenzio, della famiglia di Alberico, assunse il nome di Castrum Crescentii. Teodorico lo adibì a prigione (Carceres Theodorici) e tale funzione fu mantenuta al "castello" anche sotto i papi e con il governo italiano, fino al 1901. La statua dell'Angelo, che dà il nome al castello, fu posta sulla sua sommità in ricordo dell'apparizione a S. Gregorio Magno, nel 1600, dell'angelo che, rinfoderando la spada, annunciava la fine della grave pestilenza che aveva colpito Roma. Accanto alla statua dell'angelo è la Campana della Misericordia, che annunciava lugubremente le esecuzioni capitali. L'angelo attuale è di bronzo ed è opera di Pietro Van Verschaffelt: esso è il sesto della serie. Il primo, di legno, fu sostituito per consunzione; il secondo, di marmo, crollò e andò a pezzi; il terzo, di marmo, fu abbattuto da un fulmine; il quarto, di bronzo, venne fuso per farne cannoni nel 1527, durante il Sacco di Roma; il quinto, di marmo con ali di bronzo, è oggi nel Cortile delle palle (detto così dai mucchi di palle di cannone di tutte le misure che costituivano il munizionamento del castello). L'attuale, di bronzo, nel 1798 fu dipinto dai Francesi di bianco, rosso e azzurro e, con in testa un berretto frigio, fu ribattezzato "Genio della Francia liberatrice di Roma". Nel Museo Capitolino è conservata una pietra circolare su cui la tradizione riconosce l'impronta dei piedi dell'Arcangelo, quando si fermò per annunziare la fine della peste. Nel 1277 fu costruito il "Corridoio Vaticano", che conduceva dal Palazzo del Vaticano a Castel S. Angelo per fornire al papa una via di fuga in caso di pericolo. Terribili erano le sue prigioni, ancor oggi visitabili, specie la cella detta Sammalo o San Marocco, nella quale il condannato veniva calato dall'alto e a malapena riusciva a sistemarsi piegato in quanto non poteva stare né in piedi, né disteso. Tra gli illustri ospiti delle prigioni possiamo ricordare Benvenuto Cellini, il quale, riuscito a scappare, fu ripreso e gettato nei sotterranei, dove si consolò dipingendo un Cristo risorto, di cui rimangono ancora tracce. Nella camera sepolcrale degli imperatori si rifugiarono Cola di Rienzo, alla sua prima cacciata nel 1347 e Clemente VII, durante il Sacco. Sotto Leone X e Pio IV si tennero nel castello anche spettacoli teatrali e, fino ai primi del nostro secolo, in occasioni speciali, vi si accendeva la Girandola, un fuoco d'artificio creato, pare, da Michelangelo. Oggi il castello è sede di un museo e le sue stanze sono splendidamente affrescate
Ponte S. Angelo
il ponte fu costruito dall'architetto Demetriano e inaugurato nel 134 d.C. Dal momento che doveva costituire l'accesso alla tomba dell'imperatore Elio Adriano, fu chiamato Ponte Elio. Il nome durò fino al 1600, quando, in seguito alla visione dell'angelo da parte di S. Gregorio Magno, il ponte e il mausoleo presero il nome attuale: S. Angelo. Dell'antico ponte rimangono soltanto le tre arcate centrali: le due eleganti rampe d'accesso di età romana, che erano poste alle due estremità, rinvenute alla fine dell'Ottocento, furono distrutte per adattare il ponte alla distanza obbligata dai muraglioni. Nel 1300 fu uno dei principali protagonisti del primo Anno Santo, promulgato da Bonifacio VIII: in quel periodo esso si presentava diviso per lungo da file di bottegucce fatiscenti. Nel 1448 circa assunse un aspetto piuttosto lugubre legato all'esposizione sulle sue spallette delle teste dei decapitati e dei corpi degli impiccati, ciondolanti dalle forche issate sul ponte stesso, a simbolo di giustizia. Nel 1535 Clemente VII fece collocare sulla testata del ponte le statue di S. Paolo e di S. Pietro, tuttora in loco. A queste due statue ne furono aggiunte, per ornamento, altre, raffiguranti gli evangelisti e gli apostoli. Ma nel 1669 Clemente IX fece disporre, sulle nuove spallette disegnate dal Bernini, dieci statue di Angeli, recanti i simboli della Passione, scolpite da allievi e seguaci del Bernini, che ne diresse l'esecuzione. L'Angelo con il Cartiglio e l'Angelo con la corona di spine sono copie degli originali, trasportati nel 1700 dal Cardinale Rospigliosi a S. Andrea delle Fratte
Terme di Caracalla
dette anche Antoniane furono edificate tra il 212 d. C. e il 217 d. C. dall'Imperatore Caracalla. Sono situate nella via omonima poco distante dall'inizio della celeberrima via Appia Antica, strada interessante dal punto di vista archeologico e artistico. In uso ancora nel VI secolo decaddero dopo l'invasione dei Goti del 537 che distrussero l'acquedotto di alimentazione. Potevano ospitare contemporaneamente 1700 persone in grandi bagni di acque calde, tiepide e fredde. Il complesso termale era ornato da statue, volte splendidamente affrescate e marmi pregiati. Agli ambienti raffinatissimi e alle piscine facevano da contorno biblioteche, palestre e giardini che rendevano il luogo piacevole e distensivo. Grandiose e importanti nell'antichità, ancora oggi si rimane colpiti dai resti di quell'antico splendore



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